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Il mercato della street art conferma la sua ascesa: dagli esordi negli anni Sessanta e Settanta ad oggi le quotazioni sono cresciute in maniera esponenziale, fino ad occupare una posizione di rilievo nel mercato dell’arte.
Nata a New York negli anni Sessanta con artisti del calibro di Jean Michel Basquiat e Keith Haring, l’arte urbana ha da sempre esercitato un forte fascino sul pubblico. Per la sua natura di arte “borderline”, al confine tra legalità e illegalità, è diventata il mezzo di espressione di una subcultura che armata di bomboletta spray e stencil non ha esitato a lanciare messaggi forti, spesso di critica sociale del sistema dominante.
E se in America la street art delle origini era dominata dal graffitismo newyorkese, in Europa ha assunto sfumature diverse. Un artista come Blek le Rat (francese), ad esempio, ha scelto lo stencil come tecnica prediletta, ma non mancano la stessa energia e carica rivoluzionaria senza cui questa corrente non sarebbe potuta esistere.
Oggi le cose sono cambiate. Negli ultimi 10-20 anni l’interesse di pubblico, critici e istituzioni per la street art è cresciuto in modo esponenziale. La street art ha così iniziato a spostarsi sempre di più dalla strada alle gallerie d’arte, ai musei e alle più rinomate collezioni al mondo.
Steve Lazarides, colui che ha portato Banksy nel mercato dell’arte, ha ben evidenziato il ritorno d’investimento delle opere dello street artist di Bristol:
“Uno di quei lavori che 10 anni fa ho venduto per 149,99 sterline ora vale tra le 300.000 e le 400.000 sterline. È un guadagno decisamente buono per un investimento di 10 anni.” - Steve Lazarides
Da 149,99 a 400.000 sterline: un incremento di oltre il 250.000%.
E nel 2021 Banksy ha superato per ben due volte il suo record personale del 2019 di 8,5 milioni di sterline detenuto da Devolved Parliament, l’opera che mostra il parlamento inglese popolato da scimpanzé invece che da politici. Nel marzo 2021, Game Changer, l’opera dedicata a medici e infermieri impegnati nella lotta al Covid-19, ha segnato i 14,4 milioni di sterline, ma il 14 ottobre Love is in the Bin, la balloon girl autodistrutta in asta qualche anno prima, ha raggiunto i 16 milioni di sterline, attuale record dello street artist.
Le più autorevoli piattaforme di analisi del mercato hanno evidenziato come per Banksy il valore delle opere in asta e il numero di lotti venduti siano cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni. Si pensi che nel 2016 il totale d’asta dello street artist era di circa 2,4 milioni di euro, contro i più di 116 milioni del 2021. E anche il numero di lotti venduti è cresciuto da 213 nel 2016 a 983 nel solo 2021.
Banksy: fatturato e lotti venduti all'asta
E se si guarda a Mr. Brainwash, street artist dal più recente ingresso nel mercato, ma richiestissimo, notiamo lo stesso fenomeno. Per l’artista francese il 2021 ha toccato un fatturato in asta di circa 425.000 euro, contro i 170 mila del 2016, mentre il numero di lotti venduti è passato da 53 nel 2016 a 115 nel solo 2021.
Dai principali report di settore è emerso come la street art si collochi ai vertici. Al primo posto nella classifica degli artisti con il maggiore valore totale in asta nel 2021 troviamo infatti Basquiat, street artist degli anni di Andy Warhol, sempre più richiesto dai collezionisti. E al secondo posto compare Banksy.
Basquiat e Banksy hanno rappresentato rispettivamente il 14% e il 7% dell’intero mercato dell’arte contemporanea in asta. Valori impressionanti se si pensa a come fino a pochi decenni fa il sistema faceva ancora fatica a “prendere sul serio” un movimento come quello della Street Art.
E se si continua a scorrere la classifica, al nono posto troviamo lo street artist Keith Haring e al quindicesimo KAWS.
Peso dei primi 5 artisti sul fatturato totale delle aste di arte contemporanea (2020/21)
Se si guarda all’Italia, ritroviamo lo stesso fermento: le quotazioni di uno street artist come Mr. Savethewall sono infatti raddoppiate negli ultimi tre anni.
Possiamo concludere che il 2021 ha segnato il consolidamento del trend della street art, ormai per certo non una moda temporanea, ma un fenomeno ben consolidato. Anche se non possiamo conoscere quale sarà lo stato del mercato tra dieci anni è evidente come l’interesse verso la street art sia ben lontano dal calare e investire in arte urbana si riconferma una delle migliori scelte per ritorno dell’investimento e valore culturale.